Una delle coccole più diffuse in famiglia è quella di dare il classico biscottino o pezzettino di cibo al nostro cane e al nostro gatto. Quando e come possono essere utilizzati gli snack per cani e gatti? In questo articolo trovi diverse informazioni utili.

Gli snack per cani e gatti possono essere usati, ad esempio, durante l’educazione del cane per premiare comportamenti positivi. Uno dei casi più comuni nei quali viene dato uno snack come premio, è quello del cucciolo che impara a fare i bisogni all’esterno, un altro ancora è il premio guadagnato dal cane durante le sessioni di training nell’agility o in altri sport nei quali è impiegato il binomio uomo-cane.

Nel gatto sicuramente il fuori pasto ha un valore più emotivo, è una piccola coccola che ci concediamo, che ci gratifica nell’accudimento dell’animale e che rende felice il nostro amico. La stessa situazione si può verificare quando si danno al cane tutti quei “pezzettini” di cibo senza un vero scopo se non quello di renderlo felice e di renderci appagati nel prenderci cura di lui.

Gli snack però non sono tutti uguali e nel mercato del pet food ci sono un grande numero di proposte alternative tra le quali doversi destreggiare. Quali snack per cani e gatti scegliere?

La quantità di snack è sicuramente un punto cardine della questione. Quanti fuori pasto posso dare? Prima di parlare di qualità mi fa piacere impiegare due righe nel sottolineare quanto la nostra percezione di “un biscotto” o “ un pezzetto” possa essere falsata dalla nostra dimensione.

Spesso ci troviamo di fronte animali il cui peso è un decimo rispetto al nostro. Facciamo un esempio: 50gr di mela fresca ha circa 25kcal, un cane di 5kg dovrebbe assumere giornalmente circa 450 kcal in media, ci rendiamo subito conto come è facile anche con un alimento fresco, sano e considerato light, aggiungere calorie non necessarie con il risultato di sovra alimentare il nostro cane e il nostro gatto se questi comportamenti si ripetono giornalmente.

I fuori pasto quindi, possono essere dati, ma vanno compresi nel conteggio calorico quotidiano soprattutto per quegli animali che svolgono una vita sedentaria in appartamento senza troppi momenti di attività fisica.
Possiamo evitare l’eccesso di calorie con un buon razionamento alimentare eseguito da un medico veterinario nutrizionista, che a seconda delle esigenze di vita del paziente, può includere all’interno snack e fuori pasto idonei.

E torniamo quindi alla domanda: quali snack per cani e gatti posso dare?

Innanzitutto partiamo dal presupposto iniziale che il cane e tanto più il gatto sono degli animali carnivori pertanto l’utilizzo di snack a base di farine, i biscotti per intenderci, nei vari gusti disponibili non è sicuramente la prima opzione da preferire.
I biscotti ricordano la nostra merenda e ci sono familiari ma la nostra esigenza nutrizionale e la nostra fisiologia sono diverse da quelle di un carnivoro.

Per lo stesso motivo eviterei l’utilizzo di snack con molti zuccheri, trasformati e con coloranti e conservanti. Questo tipo di snack spesso hanno delle forme e dei colori molto attraenti ma poco rispettano la fisiologia del nostro amico cane e gatto.

Scegliere snack a base proteica comprati o fatti in casa

Esistono in commercio prodotti a base di carne e di pesce essiccati che non presentano conservanti o coloranti e sono fonte di proteina quindi rispettano le esigenze nutrizionali del cane e del gatto e apportano un moderato quantitativo di calorie.
In caso di allergie o intolleranze, va comunque consultato il proprio veterinario per evitare fonti proteiche differenti che possono compromettere i risultati di diete specifiche che escludono alcuni alimenti.

Questi prodotti possono anche essere realizzati in casa mediante l’utilizzo di essiccatori. Nel cane, possono essere usate fonti di fibra come pezzetti di verdura o di frutta evitando frutta troppo zuccherina e facendo attenzione a quella non consentita ad esempio l’uva che è tossica. Anche se queste sono sicuramente alternative sane ed economiche è necessario comunque avere lo stesso buon senso legato alle dimensioni dell’animale e al quantitativo di calorie.

Tra le altre possibilità da inserire nel piano alimentare giornaliero del cane e del gatto ci sono i pezzetti di carne cotta da portare nelle sessioni di allenamento o come premietti super motivanti nei cuccioli per rafforzare positivamente dei comportamenti desiderati.

Insomma, cercare un’alternativa sana nel mondo degli snack è possibile proprio come succede per la nostra alimentazione. Si può trovare una merenda che non faccia male, che sia gustosa, naturale e che non abbia un impatto negativo nel conteggio del fabbisogno calorico giornaliero.

Dr.ssa Francesca Gabriele

Sono la Dr.ssa Francesca Gabriele.

Nel 2010 mi sono laureata in Medicina Veterinaria presso l’Università di Bologna e mi sono iscritta all’ordine dei Medici Veterinari di Roma, iscrizione n° 2131.

Dopo aver maturato una solida esperienza clinica nell’ambito della medicina interna, ho deciso di approfondire la branca della nutrizione clinica del cane e del gatto completando con successo il percorso di “Nutrizione Clinica” SCIVAC conseguendo il General Practioner Certificate (GPCert) in Small Animal Nutrition.

Ad oggi collaboro con diversi professionisti per lo sviluppo di piani alimentari e offrio la mia consulenza nell’ambito della dietetica clinica del cane e del gatto.

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Francesca Gabriele nutrizionista veterinario