Come migliorare la qualità di vita e contribuire ad aumentare i tempi di sopravvivenza.

Qual è il ruolo della nutrizione nella gestione di una malattia importante come quella di un paziente oncologico?

Le patologie oncologiche sono estremamente comuni negli animali domestici e  quindi la nutrizione nei pazienti oncologici è una componente fondamentale nella gestione della malattia. Se hai qualche minuto di tempo puoi andare a leggere il mio articolo nel quale spiego perché rivolgersi al nutrizionista veterinario  e perché il veterinario nutrizionista è una figura fondamentale per garantire il benessere e la salute dei nostri amici animali.

La nutrizione nei pazienti oncologici è parte integrante e fondamentale del protocollo terapeutico. Perchè?

La visita nutrizionale di un paziente oncologico è mirata a stabilire il peso, il Body Condition Score (BCS) – il mio animale è magro o grasso? – e il Muscle condition score (MCS) – qual è la sua condizione muscolare? – per iniziare a valutare se è presente un decremento della massa magra dovuta alla patologia oncologica o ad altre patologie concomitanti.

Il dimagrimento è assai frequente nei soggetti che affrontano terapie oncologiche ed è spesso causato sia dalla malattia oncologica in sè sia dagli effetti collaterali delle terapie, come nausea, vomito, diarrea, mancanza di appetito, alterazione del gusto e dell’olfatto. Non tutti i tumori presentano gli stessi effetti e comportamenti. Ad esempio, alcuni tumori del tratto digerente possono, per la loro posizione, interferire con la deglutizione, la masticazione o la digestione.
I tumori del tratto digerente possono causare vomito, diarrea, malassorbimento di nutrienti. Non di rado si può sviluppare una avversione al cibo iniziando ad associare un determinato tipo di alimento ad uno stato di malessere smettendo di mangiare.
La cachessia è la sindrome paraneoplastica più comune in medicina veterinaria. Può essere definita come la perdita di peso cronica e progressiva, sia di grasso che di massa magra, nonostante una assunzione di calorie apparentemente idonee per il fabbisogno del soggetto.

Come si valuta una cachessia?

Per valutare uno stato di cachessia, è importante eseguire un esame clinico del soggetto che comprenda la valutazione del Body Condition Score e del Muscle condition Score. Vanno palpate le masse muscolari del soggetto per apprezzarne lo sviluppo e la tonicità. Spesso in un paziente con dimagrimento patologico indotto da una patologia oncologica si osserva uno scarso body condition score e muscle condition score. Sono apprezzabili prominenze ossee che in stadi fisiologici sono ricoperte da masse muscolari che a causa della malattia perdono di tonicità, ne sono un esempio la spina scapolare, le tuberosità ischiatiche, le coste, la cresta sagittale del cranio o il grande trocantere del femore.

Così come per altre patologie, la ricerca scientifica si è concentrata anche sugli effetti dell’alimentazione in presenza di neoplasie, ad esempio, di come il tessuto neoplastico tragga il proprio nutrimento dal glucosio come fonte energetica primaria, o del ruolo benefico di aminoacidi come arginina e glutamina e degli acidi grassi omega 3 presenti ad esempio nel pesce.

Un altro elemento molto importante da considerare è l’appetibilità di una dieta in un paziente la cui assunzione di cibo può essere limitata per via di sintomi correlati direttamente al tumore primario o alle sue metastasi o come conseguenza dei trattamenti farmacologici antineoplastici.

L’alimentazione è dunque un aspetto assolutamente da non sottovalutare che può essere trattato da un professionista e, grazie al quale il nostro animale potrà vivere il più a lungo possibile mangiando cibo che gradisce e che lo nutre rispettando prima di tutto la sua salute e i suoi bisogni etologici. Scopri di più sui vantaggi di un’ alimentazione casalinga per il tuo animale.

Dr.ssa Francesca Gabriele

Sono la Dr.ssa Francesca Gabriele.

Nel 2010 mi sono laureata in Medicina Veterinaria presso l’Università di Bologna e mi sono iscritta all’ordine dei Medici Veterinari di Roma, iscrizione n° 2131.

Dopo aver maturato una solida esperienza clinica nell’ambito della medicina interna, ho deciso di approfondire la branca della nutrizione clinica del cane e del gatto completando con successo il percorso di “Nutrizione Clinica” SCIVAC conseguendo il General Practioner Certificate (GPCert) in Small Animal Nutrition.

Ad oggi collaboro con diversi professionisti per lo sviluppo di piani alimentari e offrio la mia consulenza nell’ambito della dietetica clinica del cane e del gatto.

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Francesca Gabriele nutrizionista veterinario