L’alimentazione di cani e gatti mai come in questi ultimi anni è sotto i riflettori, complice la nostra maggior attenzione alla bontà delle materie prime, all’ecologia e non ultimo alla consapevolezza di come la nutrizione sia alla base della nostra e della loro salute. La società è sempre più consapevole di quanto sia importante alimentarsi in modo sano sia sotto l’aspetto della prevenzione sia come strumento terapeutico in caso di patologie in atto.

Alimentazione cani e gatti: quale scegliere?

Negli ultimi anni c’è una offerta sempre maggiore di prodotti alimentari commerciali da un lato e dall’altro un grande interesse per forme di alimentazioni fresche e naturali come le diete casalinghe o le diete Barf.
Queste ultime forme di alimentazione sono sicuramente in aumento esponenziale nella gestione nutrizionale dei nostri animali.
Dal punto di vista professionale l’approccio al paziente con la modalità di medicina preventiva è sicuramente sempre più largamente professato dai professionisti sia di medicina veterinaria che di medicina umana.

Con questo articolo vorrei dare qualche indicazione di base sulle tipologie di alimentazione disponibili, ricordandovi che l’intervento di un professionista nella materia è sicuramente necessario per poter scegliere l’opzione più corretta per il paziente. Non vorrei dare infatti un giudizio qualitativo ma solo illustrare le varie possibilità con cui poter alimentare un cane o un gatto.

I principi che regolano l’alimentazione del cane e del gatto

Prima di tutto ritengo necessario accennare i principi che regolano l’alimentazione del cane e del gatto.
La fisiologia di questi due animali è un po’ diversa: il gatto viene definito come carnivoro puro, mentre il cane è un carnivoro opportunista, cioè si è adattato ad una alimentazione composta anche da ingredienti non di origine animale.

A regolamentare a livello scientifico la nutrizione del cane e del gatto in Europa vi è Fediaf un organismo professionale che rappresenta l’industria del pet food europeo. FEDIAF ha compilato le “Linee guida nutrizionali per alimenti per animali domestici completi e complementari”, che si basano sullo stato dell’arte delle conoscenze sulla nutrizione di cani e gatti, fornendo ai produttori di alimenti per animali raccomandazioni nutrizionali per garantire la produzione di cibo per animali equilibrato e nutrizionalmente sano. Questo documento viene rivisto annualmente e aggiornato ogni volta che ci sono nuovi sviluppi tecnologici, scientifici o legislativi rilevanti nella nutrizione degli animali domestici. (fonte fediaf.org)

Le tipologie di alimentazione

Torniamo alle tipologie di alimentazione possibili per i nostri animali. È in questo vasto mondo che il proprietario del cane o del gatto deve destreggiarsi fra centinaia di marche, alternative e possibilità.

Alimento commerciale

Per alimento commerciale si intende un cibo secco oppure umido prodotto dall’industria del pet food.
Quando si sceglie un’alimentazione commerciale è importante avere il giudizio di un professionista esperto che sappia consigliare il cliente in base alle esigenze del paziente, esistono infatti prodotti di mantenimento sia per cuccioli che per adulti e prodotti di linee veterinarie specifici per diverse patologie (es. gastrointestinali, renali, diabetici per patologie urinarie ecc).

La differenza più rilevante tra alimenti secchi e umidi risiede fondamentalmente nel contenuto di acqua. L’umidità contenuta nelle crocchette è intorno all’8%, il contenuto di acqua degli alimenti umidi varia tra il 60 e l’80% circa. Questa differenza incide, come è ovvio, sul periodo di conservazione dell’alimento stesso: le crocchette si conservano molto più a lungo degli alimenti umidi. Inoltre, le crocchette avendo una percentuale di acqua molto bassa avranno un contenuto calorico per kg di peso molto più alto rispetto ad un alimento umido: 100 gr di crocchette hanno circa 350 kcal (con variazioni in base alla formula nutrizionale delle varie aziende produttrici).

Gli ingredienti che compongono crocchette e cibo umido commerciale sono espressi nell’etichetta.
La maggior parte delle crocchette è sottoposta al processo di estrusione; la miscela di ingredienti che compone la ricetta viene cioè spinta attraverso uno stampo che gli darà la forma desiderata. A fine cottura vengono aggiunti tutti quegli ingredienti che per rimanere tali e quali non devono subire l’azione del calore, ad esempio le vitamine.
L’alimentazione umida è sicuramente molto appetibile per i pazienti e ha il vantaggio di contenere una buona quantità di acqua. Questa la rende nella scelta tra i commerciali preferibile alle crocchette per una buona parte delle patologie.

Oltre alla solita raccomandazione di farvi seguire da un esperto nella scelta alimentare, un altro consiglio che mi sento di dare per destreggiarsi fra le molte opzioni in commercio, è quello di controllare la tipologia di alimento umido. Esistono infatti alimenti umidi completi e umidi complementari; come dice la parola i complementari vanno utilizzati come snack e non devono essere predominanti nella dieta per non incorrere in sbilanciamenti nutrizionali.

Alimenti freschi

Parlando di alimenti freschi, le due tipologie di dieta prevalenti sono la dieta casalinga e la dieta Barf.
La dieta casalinga è composta da ingredienti freschi che vengono cotti e somministrati al paziente, presenta una componente di proteine (es. carne pesce uova) dei grassi (animali / vegetali) e dei carboidrati (questi ultimi non sono essenziali ma servono per arrivare ad una percentuale calorica idonea per soddisfare il fabbisogno nutrizionale del paziente).

Inoltre, avremo l’aggiunta di vitamine e minerali sotto forma di integratori o tramite prodotti naturali ad esempio il guscio d’uovo essiccato.
La formula nutrizionale è studiata ad hoc per il paziente e presenta delle caratteristiche diverse in base alle varie esigenze. Una dieta casalinga bilanciata può essere adottata sia nell’adulto che nel cucciolo in accrescimento ma anche durante gravidanza o allattamento. Per gli stadi patologici ci saranno delle formulazioni specifiche da parte del veterinario nutrizionista per far sì che essa risulti con caratteristiche idonee a sostenere le esigenze del paziente. Ne sono un esempio diete per animali con patologia renale, epatica, gastroenterica, dermatologica e non ultima endocrina o oncologica. Ovviamente la tipologia scelta deve essere approvata da un veterinario.

La dieta Barf invece prevede l’utilizzo di ingredienti crudi per l’alimentazione del cane e del gatto. Questi alimenti sono costituiti da tagli di carne senza ossa, ossa polpose, organi, oli e grassi e verdure. Come tutte le tipologie alimentari anche la dieta Barf, per evitare sbilanciamenti nutrizionali a causa di scorrette proporzioni, va impostata e seguita da un veterinario nutrizionista. Alla base di una razione Barf c’è infatti un calcolo sul fabbisogno energetico del paziente e sulla proporzione dei vari componenti nel piano alimentare. Anche la dieta Barf se correttamente formulata ed impostata può essere utilizzata non solo per animali adulti in mantenimento ma anche in accrescimento, ovviamente con controlli frequenti per monitorare la crescita e aggiustare il piano (stessa accortezza che si ha nella casalinga).

Nel caso di patologie, la valutazione è sempre personalizzata, come detto sopra, pertanto è il veterinario che potrà indirizzare verso una tipologia di alimentazione o un’altra.

Dieta mista

In ultimo la dieta mista è una forma di alimentazione integrata ad esempio con cibo commerciale e cibo casalingo.
Anche essa va formulata e calcolata da un veterinario esperto in nutrizione per evitare carenze o eccessi calorici o nutrizionali.

Può essere utilizzata per migliorare l’appetibilità di una dieta commerciale, per qualche esigenza medica ne è un esempio la possibilità di apportare con la dieta una percentuale di acqua maggiore in corso di alcune patologie, ad esempio le urolitiasi , o semplicemente, per garantire una quota di alimenti freschi senza rinunciare alla praticità degli alimenti commerciali.

L’alimentazione mista però, va ribadito, non è aggiungere ad esempio della carne nelle crocchette ma prevedere dei pasti a base di commerciale e pasti base di casalinga con uno studio nutrizionale necessario per garantire un piano bilanciato e completo.

Dr.ssa Francesca Gabriele

Sono la Dr.ssa Francesca Gabriele.

Nel 2010 mi sono laureata in Medicina Veterinaria presso l’Università di Bologna e mi sono iscritta all’ordine dei Medici Veterinari di Roma, iscrizione n° 2131.

Dopo aver maturato una solida esperienza clinica nell’ambito della medicina interna, ho deciso di approfondire la branca della nutrizione clinica del cane e del gatto completando con successo il percorso di “Nutrizione Clinica” SCIVAC conseguendo il General Practioner Certificate (GPCert) in Small Animal Nutrition.

Ad oggi collaboro con diversi professionisti per lo sviluppo di piani alimentari e offrio la mia consulenza nell’ambito della dietetica clinica del cane e del gatto.

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Francesca Gabriele nutrizionista veterinario